Coloro i quali intendano trasferirsi in questo Ordine Provinciale potranno farlo solo in due casi: se residenti nella provincia di Frosinone o se nella situazione di poter dichiarare il proprio domicilio professionale nella stessa Provincia (nel qual caso andrà compilata, oltre alla domanda di iscrizione per trasferimento, anche la dichiarazione presente tra i files in basso "Trasferimento in virtù del domicilio porfessionale" allegando un'altra marca da bollo di € 16,00).
ATTENZIONE: non è possibile trasferire la propria iscrizione se sottoposti a procedimento disciplinare e fino alla conclusione dello stesso o in presenza di carichi pendenti di qualsiasi genere. E' necessario inoltre essere in regola con i pagamenti delle quote annuali di iscrizione dell'Ordine di provenienza e dei contributi di previdenza Enpav.
ELENCO
1) domanda in bollo
a) Si compila il modulo allegato in basso e si trasmette a questo Ordine, via pec all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
b) Si avrà una risposta entro 2 giorni lavorativi, in cui si riceverà il codice Pago-Pa, comprensivo di tassa d'iscrizione annuale se dovuta (120,00 €) e tassa di iscrizione una tantum (30,99 €), un appuntamento per consegnare: lo stesso modulo corredato da marca da bollo, le foto, le ricevute dei pagamenti, tutti i documenti.
QUOTA DOVUTA, PER L'ANNO DI TRASFERIMENTO, SOLO SE NON ANCORA INSERITI A RUOLO NEL PROPRIO ORDINE DI APPARTENENZA (chiedere al proprio ordine la propria posizione a ruolo per l'anno corrente).
3) n. 3 fotografie formato tessera, uguali;
4) fotocopia di un documento d’identità che riporti l’attuale residenza;
5) fotocopia del codice fiscale;
6) fotocopia del tesserino rilasciato dall’Ordine di provenienza;
7) marca da bollo di € 16,00 (da applicare sul modulo di domanda-autocertificazione).
Prima della presentazione della domanda-dichiarazione, accertarsi di ricordare tutti i dati, esatti, relativi a: data di iscrizione nell'Ordine di provenienza, data e voto di laurea e di abilitazione e delle eventuali specializzazioni. La dichiarazione sostitutiva è infatti, a tutti gli effetti, una certificazione e per questo soggetta a norme e sanzioni.